mercoledì 14 dicembre 2011

Punto di partenza

Pare sia stata finalmente partorita la manovra "lacrime e sangue" per il salvataggio del debito sovrano del nostro paese, infatti ieri, in tarda serata, il premier Monti ne ha illustrato i dettagli in conferenza stampa.
Voglio premettere che mi aspettavo di dover pagare ed ero e sono pronto a fare i sacrifici necessari per salvare l'Italia dall'incubo fallimento e garantirne la permanenza nella moneta unica europea, non mi aspettavo certo di essere esonerato dal pagare. In questi giorni, come credo molti di voi, ho analizzato dai giornali le proposte e le modifiche che hanno portato alla definizione della manovra che approderà in parlamento in questi giorni, e devo dire che non ho capito molto bene se e quanto questa manovra garantisca che il peso degli scempi degli anni passati possa essere ripartito tra tutte le classi sociali, gravando maggiormente su chi effettivamente possiede di più.
Di sicuro c'è da fare di più per quanto riguarda l'evasione fiscale ed il lavoro nero, ma capisco anche che i soldi servono subito e per essere efficaci su questo cancro italiano serva tempo per preparare misure veramente efficaci, ovvero, serva tempo per costruire quella riforma fiscale di cui abbiamo estremo bisogno da un numero di anni che ormai è veramente troppo grande. Sono d'accordo invece con l'innalzamento dell'età pensionabile visto che l'aspettativa di vita media (fortunatamente) sta aumentando sempre di più e visto anche che con le nostre pensioni di anzianità, si smette di lavorare regolarmente prima dei sessant'anni e contemporaneamente alla pensione si continua a lavorare a nero, e qui ci ricolleghiamo al discorso precedente, capisco però meno la non rivalutazione in base all'inflazione delle pensioni basse.
Sono stato felice di leggere della liberalizzazione delle farmacie (in realtà si liberalizzano solo i medicinali di fascia C), ma ci sarebbe veramente da liberalizzare il mondo, a partire dai notai e dai taxi, perché non ne possiamo più della loro "dittatura", sarebbe anche giunto poi il momento di adeguarci a tutto il mondo avanzato ed abolire quegli ormai maledettissimi ordini professionali. Comunque, visto che nessuno prima aveva fatto mai niente in questo campo, possiamo dire che è un inizio e che è stato tolto il primo mattoncino da questo muro di privilegi.
Sono stato felice di leggere che è stato introdotto un superbollo per le auto potenti, sono state introdotte tasse su aerei, barche ed elicotteri privati, ma purtroppo manca quella patrimoniale che sarebbe il giusto compimento della giustizia sociale devastata dai vari condoni, scudi e dalla depenalizzazione di alcuni reati finanziari attuate negli anni passati e caldamente osteggiata dal partito del maggior possidente italiano, chissà perché?
La tassa sui conti correnti invece, credo potesse essere evitata, visto che al giorno d'oggi nessuno ne può fare a meno ed è pure un'imposta lineare che dunque di equo non ha proprio nulla.

Viste tutte queste mie considerazioni, il voto che attribuisco a questa manovra è insufficiente, al massimo appena sufficiente, perché più tasse significano recessione, recessione significa meno occupazione, per cui può essere tollerata solo perché siamo in un momento di emergenza e serve trovare i soldi subito, ma, visto che il debito pubblico si combatte anche con la crescita dell'economia, credo che sia doveroso una manovra per lo sviluppo. In definitiva voglio essere positivo, voglio provare a prendere la manovra d'emergenza come un provvedimento concepito in poco tempo per trovare i soldi necessari a tranquillizzare gli investitori stranieri e riacquistare un minimo di fiducia da parte dei mercati, ma a questa manovra è necessario affiancarne altre che vadano a risolvere i problemi strutturali del nostro paese come la disoccupazione e l'evasione fiscale, altrimenti si sarà fatto qualcosa di controproducente e tra pochi mesi ci sarà nuovamente bisongno di intervenire.

Se invece non si interverrà in tal senso, vuol dire che ha ragione chi dice che rispetto a prima non è cambiato nulla, ma spero con tutto me stesso che abbiano torto marcio.

martedì 22 novembre 2011

Perché Wikipedia rimanga Wikipedia

Wikipedia per poter rimanere libera e fare a meno della pubblicità ha bisogno che i suoi fruitori facciano una piccola donazione. Io l'ho già fatta perché secondo me Wikipedia è una risorsa per tutti, una delle cose più utili che il web abbia mai prodotto.

Qui potete leggere l'appello del padre fondatore di Wikipedia e decidere se donare o meno.

A voi la scelta.

giovedì 17 novembre 2011

Goduria immensa

Ebbene si, è passata quasi un settimana da quando Silvio Berlusconi si è dimesso da Presidente del consiglio della Repubblica italiana, ma ancora ho impresso nella mente l'enorme sensazione di gioia e di liberazione che ho provato. Avrei voluto anche io essere davanti al palazzo del quirinale sabato passato, insieme a tutte quelle persone che cantavano e gioivano tutte assieme.
Non mi importa se qualcuno penserà che sono un estremista, un reazionario o anche un intollerante, ma i miei sentimenti sono stai veri, autentici, ed era tantissimo che non ero così sollevato pensando al quadro politico della nostra nazione.
Non so per quanti altri è stato come per me, ma è come se fossi uscito da un incubo che non ne voleva sapere di finire, un incubo che ogni giorno diventava più cupo e più pauroso. Fino a sabato scorso......
Non voglio certo paragonare questo evento con il 25 Aprile 1945, ma penso che per il nostro paese sia avvenuta un'altra liberazione, una liberazione da un regime, dal regime della riccocrazia e della bunga-bungacrazia, da quel regime che ci ha fatti diventare lo zimbello del mondo intero.
Oltre ad una liberazione, questa è anche un'occasione da prendere al volo, l'occasione giusta per fare tutte quelle riforme strutturali che ci possono permettere di far diventare l'Italia un paese moderno, dove tutti possono avere la possibilità di realizzarsi. Per cui tutti insieme dobbiamo stringersi intorno a questo nuovo governo ed avere fiducia che possa far bene.

Comunque vadano a finire le cose, nessuno riuscirà mai a farmi sentire in colpa per la gioia immensa che ho provato sabato scorso.

venerdì 11 novembre 2011

C'è una soluzione migliore?

Ormai, a meno di qualche clamorosa sorpresa o di qualche perfido trucco suicida, il futuro immediato per la guida del nostro paese sembra segnato. Addirittura, dopo la nomina di Mario Monti a Padre della Patria, è caduto anche l'alibi di un governo tecnico.
In questi giorni mi sono domandato spesso se ci fosse un'alternativa migliore ad un esecutivo a larga maggioranza guidato dallo stimato economista e sostenuto da una larga maggioranza, dove, per forza di cose dovranno convergere delle forze politiche che fino a qualche giorno fa si sono fatte la guerra per difendere i privilegi dell'uno o dell'altro.
Ebbene, secondo me in questo momento è completamente inutile inalberarsi perché saremo costretti a vedere nello stesso governo destra e sinistra, visto che a più riprese gli attuali politici, in auge in qualsiasi schieramento, si sono dimostrati incapaci ed inadeguati al ruolo che loro compete. Reputo quindi inutile andare alle urne in questo momento, con le stesse persone e con le stesse inique regole.
Credo che in questo momento chi decida di non appoggiare un governo Monti lo faccia solamente per mero rendiconto personale o perché è mosso da incosciente populismo.
E' giunto il momento di mettere da parte tutti i personalismi e lavorare tutti insieme per risollevare quella cosa che si chiama Italia che tanti al mondo ci invidiano.

mercoledì 9 novembre 2011

Finalmente si cambia..... Forse

Finalmente lo strazio a cui ci ha costretto per mesi questo governo per mesi, andando avanti solo a forza di richieste di fiducia, è finito. Finalmente, se l'attuale presidente de consiglio manterrà la sua promessa di dimissioni dopo l'approvazione del "pacchetto" sulla stabilità, avremo la possibilità di voltare pagina e di imboccare una strada che ci permetta di rinnovare il nostro paese, ormai in crisi profonda da troppo, troppo tempo.
Questa possibilità va però colta al volo, senza alcuna esitazione: ci vuole da subito un nuovo governo che abbia a capo una personalità che si intenda veramente di economia e che sia appoggiato dal maggior numero di forze politiche presenti in parlamento. Servono subito delle riforme che rilancino lavoro ed occupazione e che eliminino gli sprechi, serve da subito quella riforma fiscale che il nostro paese sta aspettando da più di quarant'anni e serve anche una nuova legge elettorale che garantisca una maggiore stabilità ai governi e magari reintroduca le preferenze e permetta a noi cittadini di decidere veramente chi ci dovrà rappresentare.

La mia paura infatti è che non si trovino accordi tra le parti politiche e si vada dritti al voto, con in risultato di ritrovarci un parlamento pressoché identico a questo tra qualche mese con gli stessi problemi e la stessa incapacità di risolverli.

L'Italia non potrebbe più sopportarlo, noi non potremmo più sopportarlo.

giovedì 3 novembre 2011

Il capitano vuole affondare la nave

Ormai il quadro mi sembra abbastanza chiaro: la nave sta per affondare per l'inaffidabilità del proprio capitano, che fino ad oggi si è occupato di riempire la propria stiva con il pesce senza spendere un solo attimo nella manutenzione del natante. Tuttavia con l'aiuto di tutto l'equipaggio e di altre navi di appoggio l'affondamento potrebbe essere evitato, ma il lo stesso capitano rimane interessato solo al pesce nella stiva e si disinteressa completamente alle falle nello scafo. Sia il suo equipaggio, sia gli altri comandanti gli hanno consigliato di farsi da parte e lasciare la guida della nave a qualcuno che sia in grado di condurla a riva, ma lui, imperterrito, dice di essere l'unico capace di salvare la nave perché ha paura che qualcuno gli porti via tutto il pesce e magari lo rinchiuda nella stiva.
Vista la cocciutaggine del capitanol'equipaggio ha già cominciato ad ammutinarsi e le navi di appoggio si guardano bene dall'avvicinarsi troppo per paura di affondare a loro volta.

Il capitano riuscirà a capire che il suo tempo è giunto prima che la nave abbia imbarcato troppa acqua?

La risposta non è facile, ma la mia paura più grande è che il capitano pur di non privarsi del pescato sia disposto a far affondare la nave portando tutti con se sopraffatto dall'ormai avanzata senilità, dalla bramosia di potere e dalla sua innata mania di onnipotenza.

Spero tanto per tutti noi che così non sia, ma i segnali non sono per nulla rassicuranti.

lunedì 31 ottobre 2011

Stato di paura

Eh si, il nostro ministro del lavoro è veramente una persona integerrima, riesce sempre a spiegare le proprie proposte con basi solide, quasi scientifiche. E' veramente una persona che accetta il confronto aperto, che non ha paura del contradditorio. Leggete qua:

http://www.unita.it/italia/cosa-c-e-dieto-il-rischio-terrorismo-di-sacconi-1.347414

Ormai la tattica è assodata: ogni volta che il governo si trova in difficolta per qualcosa, o si invoca la violenza, o si lascia che prenda il sopravvento, così è la paura a farla da padrona e ogni scusa diventa buona per approvare leggi spazzatura in parlamento.

Ormai sono anni che al governo si è sostituito lo stato di paura, sono anni che i nostri governanti la usano contro di noi. Ma ora basta, per l'ennesima volta, sevegliamoci e facciamo funzionare il cervello al posto dei nostri istinti. Questi signori se ne devono andare a casa, prima che il nostro paese sia ridotto in cenere. Noi persone normali siamo diverse da chi ci sta comandando, ne sono sicuro; quindi è giunta l'ora di tirar fuori quello che di meglio abbiamo dentro. Solo in questo modo possiamo risollevare le sorti del nostra povera e martoriata Italia, che per quanto povera e martoriata sia, rimane sempre il paese più bello del mondo.

giovedì 27 ottobre 2011

Ogni anno un disastro

Quanti anni consecutivi sono che in Italia, durante la prima pioggia invernale, puntualmente succede una catastrofe e qualche cittadino ci rimette la vita? Senza contare il numero enorme di danni che vengono provocati a strutture, abitazioni e vie di comunicazione.
Ormai è chiaro che il dissesto idrogeologico delle nostre terre ha raggiunto livelli troppo elevati e praticamente ogni zona d'Italia è a rischio devastazione, ogni anno si tratta solamente di capire chi non sarà baciato dalla dea bendata.
Ma indovinate un po' chi addossa la colpa di tutto questo al più grande spauracchio della nostra era, il celeberrimo riscaldamento globale? Avete indovinato: i nostri governanti. Ogni anno tirano fuori questa scusa. Con questo non voglio dire che il clima negli ultimi anni non sia cambiato, infatti è evidente che le piogge siano meno frequenti e più copiose, ma non così copiose da giustificare tutti i disastri degli ultimi anni.

Il fatto grave è che si utilizza il mito del riscaldamento globale per coprire anni anni di abusivismi edilizi, cementizzazioni sciagurate e bassissima manutenzione, il tutto condito con vari condoni per perdonare quei poveretti che hanno costruito dove non si doveva. Tutto questo come sempre in onore del dio denaro senza preoccuparsi minimanente delle ripescussioni che potevano esserci sulle persone.

Non mi stancherò mai di dirlo: è giunto il momento di aprire gli occhi, non possiamo farci più abbindolare dal governante di turno. Certi disastri possono essere evitati, anzi, devono essere evitati. Dobbiamo pretendere più sicurezza per noi stessi e dobbiamo costringere chi comanda a darcela. Siamo un paese civile e abbiamo il sacrosanto diritto di poter vivere civilmente. E' giunto il momento di smettere di sopportare, perché il limite è stato superato da tempo.

mercoledì 26 ottobre 2011

Il tira e molla

Dopo che domenica Francia e Germania hanno esortato il nostro governo ad effettuare misure immediate per il sostegno del debito pubblico Berlusconi e Bossi cosa fanno?
Bisticciano come due bambini, l'uno per salvaguardare i propri interessi personali, l'altro per quelli del suo partito che altrimenti lo farebbe fuori, visto che il livello di sopportazione è ormai troppo critico, ed alla fine dei salmi, quest'ultimo ha anche il coraggio di affermare che la Lega non fa governi tecnici.

Ma cosa ci vuole per accorgersi che gli attuali partiti non sono più in grado di combinare niente in parlamento? L'azione di governo è paralizzata da mesi e nessuno è disposto a collaborare per fare il bene della nazione.

A questo punto l'unica soluzione che vedo è quella di trovare una personalità super partes che si intenda di economia e che possa mettere in campo tutte le riforme di cui ha bisogno l'Italia, a partire da quella fiscale che aspettiamo da oltre quaranta anni, che ci permettano di rilanciarci.

E' l'ora di finirla con questo bieco tira e molla per la salvaguardia dell'interesse di pochi a scapito del bene di tutta la nazione.

Inoltre, dopo aver traghettato l'Italia fuori da questa crisi nera e pericolosissima, ci sarà bisogno di una riforma elettorale e di elezioni che permettano di rinnovare completamente il panorama politico che in venti anni di magna-magna ci ha portato sull'orlo del baratro.

venerdì 21 ottobre 2011

Le cose fatte.... All'italiana

Ricordate con che sfarzo e con che enfasi è stato pubblicizzato ed inaugurato il nuovo Juventus Stadium? Bhe, purtroppo come al solito in Italia sembra che tutto sia rose e fiori, ma a quanto pare non tutto è stato fatto a regola d'arte.


Il nuovo impianto torinese è sotto inchiesta.... Si comincia proprio bene.

Lo stadio della Juventus sotto inchiesta

giovedì 20 ottobre 2011

Violenza auspicata

Qualche giorno fa l'Italia è tornata nuovamente alla ribalta delle cronache mondiali: mentre in centinaia di città gli indignati manifestavano pacificamente contro il consumismo, la globalizzazione, la finanza creativa che ci hanno portato nelle più grave depressione dal dopoguerra ad oggi, a Roma si permetteva ai fantomatici Black Block di mettere a ferro e fuoco la città.
Eh si, avete capito bene, si permetteva, perché nonostante i favolosi elogi alle forze di polizia che il ministro Maroni ha espresso in parlamento, le forze dell'ordine a Roma non hanno mosso un dito se non per caricare i manifestanti a prescindere che stessero effettivamente distruggendo Roma o meno, comunque sia, anche se questo non fosse vero, ogni azione intrapresa è stata attuata con troppo ritardo.

Io mi chiedo spesso perché in tutte le nazioni del mondo civile si riesca preventivamente a rintracciare e facinorosi e ad arrestarli prima che possano provocare disordini, ed in Italia invece riescano sempre ad infiltrarsi tra la gente normale. Io purtroppo non riesco più a pensare che sia una caso perché troppe volte è già successo, e sicuramente non sarà nemmeno l'ultima volta. Tra qualche giorno infatti ci sarà una manifestazione dei No TAV e vedrete che anche lì qualcosa succederà.

Qualcuno penserà che sono un complottista o addirittura un terrorista perché riesco a pensare certe cose, ma nessuno mi toglierà mai dalla testa che questi violenti vengono lasciati agire per delle ragioni precise e cioè, per sminuire l'importanza della protesta, per far passare in secondo piano chi protesta veramente con convinzione contro un mondo che non è più fatto per noi, e non ultimo per distogliere l'attenzione della gente dalle più che precarie condizioni in cui versa lo Stato italiano relativamente al proprio debito sovrano.
Se ci avete fatto caso poi il buon ministro Maroni, all'indomani della manifestazione di Roma non ha tardato ad invocare una "Nuova legge Reale" che non servirà altro che a limitare agli italiani il diritto di manifestare e a tappare la bocca a chi non la pensa come il governo.

Spero che queste poche righe servano a far riflettere qualcuno per uscire dallo stato di torpore che da troppo ci attanaglia e spero anche che il prossimo 20 ottobre la manifestazione no TAV, per quanto io rimanga distante dalle posizioni di questo movimento, rimanga una manifestazione no TAV e non si l'ennesima battaglia dei violenti contro la polizia.

venerdì 12 agosto 2011

Ci tocca pagare di nuovo...

Eh si, ancora una volta....
Il governo che non mette le mani in tasca agli italiani, il governo che non diminuisce le tasse, il governo che fino a pochi giorni fa ha ignorato forse la più grossa crisi economica mai vista, si signori, questo governo sta annunciando altri provvedimenti che, per tappare i buchi del deficit, andranno a pesare ancora una volta sulle nostre spalle.
Ancora una volta si parla di tagli ai comuni e alle regioni, di tassa patrimoniale, tasse sui titoli, pensioni, tassa sui rifiuti, ICI... Tutto questo si tradurrà per l'ennesima volta in un'esborso straordinario per cercare di sanare una situazione, quella del debito pubblico italiano, che si protrae da troppo tempo; e tutto questo non sarà che un rimedio temporaneo. Visto il tenore di crescita del PIL nazionale, tra non molto ci sarà bisogno ancora una volta di andare a tappare il buco che si creerà a causa degli ingenti interessi che il nostro paese deve pagare.

Vorrei che qualcuno riuscisse a far capire a quei geni che ci amministrano che diminuire il deficit non è l'unico modo per ridurre il rapporto deficit/PIL (il parametro che monitora la UE per stabilire lo stato dei nostri conti), l'altro modo è far salire il PIL, che ha un sacco di altre buone conseguenze, come far aumentare l'occupazione, gli stipendi e il benessere generale e nel contempo può evitare a noi cittadini di dover far pagare nuove tasse.
Purtroppo però, visto che da noi la crisi non si è vista fino a pochi giorni fa, il nostro caro governo, con la miopia che lo ha sempre contraddistinto, ha visto bene di non investire nemmeno un euro per la crescita economica, quindi adesso ci troviamo a dover ricucire uno strappo che ogni giorno è sempre più grande, solo che è giunto il momento di valutare quanto filo è rimasto, perché siamo quasi alla fine.

La cosa paradossale è che queste semplici "regole" non le ho certo inventate io: in qualsiasi giornale, in qualsiasi trasmissione di approfondimento troveremo sicuramente un economista che avrà spiegato questo concetto, quindi non credo che dovrebbe essere difficile per i nostri governanti afferrarlo.

Io continuo a domandarmi come può essere concepibile una situazione del genere, non riuscendo a spiegarmelo. Mi domando perché certa gente comanda nel nostro paese, mi domando come hanno fatto a finire dove stanno...

Infine mi rispondo che tutto questo lo abbiamo permesso noi.....

venerdì 5 agosto 2011

Possiamo ancora sopportare tutto questo?

Due giorni fa, in un orari in cui le borse erano chiuse, il Capo del Governo italiano è stato chiamato a riferire alle camere in merito alla crisi del debito sovrano che da qualche settimana incombe sul nostro paese e sta sconquassando i mercati azionari. Rispettando il solito copione trito e ritrito, il Presidente del Consiglio ha rassicurato tutti gli Italiani asserendo di essere alla guida di un paese solido che non corre nessun pericolo e che non c'è nessuna crisi delle borse, anzi, ha consigliato a tutti di acquistare azioni delle sue aziende perché sicuramente se ne ricaverà profitto.


Ora io mi chiedo: ma è possibile che nessuno gli abbia fatto gentilmente notare che sta prendendo per i fondelli tutti noi? E' possibile che nessuno abbia provato a dirgli che quantomeno ha una visione distorta della realtà? E' possibile che ancora oggi non riusciamo a reagire a certe mosse di mera facciata? E' possibile che gli si permetta di affondare definitivamente il nostro amato Paese? E' possibile che un uomo così abbia ancora la fiducia del parlamento?


C'è proprio da dire che in questi anni ci hanno plasmato proprio bene: non riusciamo più a percepire quanto sia grave la situazione e quanti rischi stiano correndo i nostri risparmi e il nostro futuro. Il problema ancora più grave è che chi ci rappresenta in parlamento è nella nostra stessa situazione, vuoi per incapacità, vuoi per giochi di potere che nemmeno noi ci immaginiamo, visto che comunque vadano le cose, chi ha un posto in parlamento è convinto di cadere sempre in piedi comunque vadano le cose.
Ogni giorno che passa mi accorgo quanto la nostra civiltà è decaduta: non abbiamo più il senso della decenza, della giustizia e dello stato. Ci facciamo comandare a bacchetta e tutto quello che ci viene passato lo digeriamo in un batter d'occhio anche fosse un blocco di marmo.


Ormai non sappiamo più chi siamo....


Nonostante tutto però sono convinto che questa farsa andrà a finire, che ci riprenderemo la nostra dignità ed il nostro paese, che saremo di nuovo disposti a lottare per il nostro futuro, che avremo la forza di guidare il nostro paese senza nessun compromesso.


Spero solo che tutto questo non avvenga quando sarà già troppo tardi......

martedì 26 luglio 2011

Una goccia d'acqua lungo la schiena

Quanti di noi oggi giorno sono convinti che non ci si debba meravigliare più di nulla? Direi la maggior parte di noi, forse la quasi totalità di noi pensa questo: è come se avessimo deciso, in una deriva socio-culturale, che tutto quello che succede intorno a noi possa scorrere come scorre una goccia d'acqua sulla nostra schiena, a volte può darti un brivido, ma dura un'attimo ed una volta arrivata in fondo è passata senza lasciare traccia. E' come se tutti insieme avessimo deciso di pensare ognuno alla propria vita infischiandosene anche di chi vive a più stretto contatto con noi, come se l'ignoranza e l'indifferenza del mondo esterno potesse consentirci di vivere tranquilli al sicuro da tutto.
Ebbene, ritengo che non sia possibile continuare a vivere in questo modo. Io mi voglio meravigliare, anzi, mi voglio indignare fortemente per tutto quello che c'è di marcio nel mondo in cui vivo e vorrei spingere tanti altri ad indignarsi per il marcio che ci circonda. Vorrei che tutti si indignassero al punto tale che fatti come quello di Oslo di pochi giorni fa, fatti generati solo dal fanatismo e dall'odio razziale, non accadessero più perché certi sentimenti sarebbero stroncati sul nascere. Vorrei che ognuno di noi si indignasse quando sente parlar male di uno straniero, di un omosessuale o di chi professa una religione diversa dalla nostra, solo perché questi individui hanno la sola colpa di pensarla in maniera diversa da noi su certi temi o che siano per forza di cose diversi da noi perché la natura glielo ha imposto.
Vorrei che ognuno di noi pensasse, all'inizio anche solo per un minuto, di essere semplicemente un elemento dell'enorme puzzle che compone il nostro mondo: nessun pezzo è uguale all'altro, ma tutti sono importanti allo stesso modo per la sua completezza; se un solo pezzo venisse a mancare il puzzle non potrebbe mai essere ultimato. L'unico modo per tenere insieme il tutto è vivere in armonia con chi ci sta intorno, riconoscendo ed accettando le differenze dell'altro per far si che anche le nostre siano riconosciute ed accettate. Dovremmo cominciare ogni giornata pensando che non esiste nessun "pezzo" che sia più importante di un altro, ma che ognuno di questi pezzi è fondamentale per la vita del nostro universo.


Ogni volta che assistiamo ad un'ingiustizia, non lasciamo che scorra sulla nostra coscienza come una goccia d'acqua sulla nostra schiena.

giovedì 21 luglio 2011

Forse qualcosa è cambiato....... Ma forse no

Questa mattina ho appreso quasi con stupore la notizia dell'autorizzazione a procedere all'arresto del deputato parlamentare Alfonso Papa. Se la memoria non mi inganna è la prima volta da ventisette anni non si è fatto sfoggio del tanto millantato garantismo per salvare dal carcere un parlamentare sospettato di reato. Per la prima volta da venisette anni, finalmente, la giustizia potrà fare il suo normale corso anche per un parlamentare.


In un primo momento mi sono rallegrato di questa notizia pensado che forse, finalmente si fosse iniziato ad instaurare un processo di cambiamento nella gestione di certi privilegi da parte del parlamento. Però, mentre alla Camera si autorizzava l'arresto di papa, al Senato della repubblica si respingeva quello di un altro parlamentare, questa volta un senatore, Alberto Tedesco, appartente allo schieramento dell'opposizione, mentre Papa è della maggiornaza. La situzione, già anomala dal principio vista la voluta forzatura della coincidenza delle due votazioni, si è confermata ancor più anomala visto l'esito delle stesse, che oltretutto sono avvenute contro ogni logica a scrutinio segreto. La ragione avrebbe voluto che l'esito fosse stato lo stesso, ma così non è stato.Papa potrebbe essere l'agnello sacrificale, lo specchietto per le allodole, potrebbe essere semplicemente lo strumento per una mera macchinazione politica da usare contro il nemico al momento giusto.
Come al solito c'è qualcosa di poco chiaro anche in questa vicenda, qualcosa che si può capire solo dall'interno; di sicuro la considero un'altra sconfitta per la nostra democrazia, se poprio vogliamo essere buoni, una mezza sconfitta.


Attendo fiducioso il giorno in cui le cose cambieranno veramente.

martedì 19 luglio 2011

Ne vale la pena?

Grazie agli ultimi incentivi per l'energia pulita, ed in particolare per gli impianti a biomasse, stiamo assistendo in Italia ad una vera e propria rivoluzione. Anche la provincia di Siena, nota in tutto il mondo per la bellezza dei suoi paesaggi e per la bontà dei propri prodotti agricoli, sta cedendo al fascino di questa concessione di soldi facili da parte dello stato.
In questo periodo sono molto di moda infatti gli impianti a biogas che sfruttano il gas metano prodotto dalla fermentazione di mais, triticale e sorgo per alimentare dei generatori elettrici e ricavare denaro dalla vendita dell'energia prodotta all'Enel e dai suddetti incentivi.Se ad una prima analisi tutto questo possa sembrare bello ed innovativo, in realtà significa che da oggi in poi e per almeno i prossimi quindici anni, le nostre terre saranno profondamente sfruttate da colture intensive (e da tutto quello che ne potrà derivare) che produrranno cereali, non per l'alimentazione di uomini o animali, ma per la produzione di energia elettrica.
In tutto questo io considero in primis abominevole il concetto di sfruttare terreni agricoli che da secoli producono il nostro cibo, per la produzione di energia elettrica, in secondo luogo, lo sfruttamento intensivo porterà alla distruzione della capacità produttiva di tutti i nostri terreni e molto probabilmente anche del paesaggio, per non parlare dei problemi di inquinamento del suolo e delle falde acquifere che ne potrebbe derivare.


A questo punto vorrei porre delle domande a tutti noi:


Siamo sicuri che questo tipo di energia sarà quella che ci proietterà in un futuro migliore? Siamo davvero disposti a far usurpare le nostre terre per arricchire pochi privati? Siamo ancora sicuri di lasciare nelle mani dei nostri amministratori il potere di decidere su questi temi così importanti? Siamo sicuri che ne valga davvero la pena?


La mia riposta è no!