giovedì 20 ottobre 2011

Violenza auspicata

Qualche giorno fa l'Italia è tornata nuovamente alla ribalta delle cronache mondiali: mentre in centinaia di città gli indignati manifestavano pacificamente contro il consumismo, la globalizzazione, la finanza creativa che ci hanno portato nelle più grave depressione dal dopoguerra ad oggi, a Roma si permetteva ai fantomatici Black Block di mettere a ferro e fuoco la città.
Eh si, avete capito bene, si permetteva, perché nonostante i favolosi elogi alle forze di polizia che il ministro Maroni ha espresso in parlamento, le forze dell'ordine a Roma non hanno mosso un dito se non per caricare i manifestanti a prescindere che stessero effettivamente distruggendo Roma o meno, comunque sia, anche se questo non fosse vero, ogni azione intrapresa è stata attuata con troppo ritardo.

Io mi chiedo spesso perché in tutte le nazioni del mondo civile si riesca preventivamente a rintracciare e facinorosi e ad arrestarli prima che possano provocare disordini, ed in Italia invece riescano sempre ad infiltrarsi tra la gente normale. Io purtroppo non riesco più a pensare che sia una caso perché troppe volte è già successo, e sicuramente non sarà nemmeno l'ultima volta. Tra qualche giorno infatti ci sarà una manifestazione dei No TAV e vedrete che anche lì qualcosa succederà.

Qualcuno penserà che sono un complottista o addirittura un terrorista perché riesco a pensare certe cose, ma nessuno mi toglierà mai dalla testa che questi violenti vengono lasciati agire per delle ragioni precise e cioè, per sminuire l'importanza della protesta, per far passare in secondo piano chi protesta veramente con convinzione contro un mondo che non è più fatto per noi, e non ultimo per distogliere l'attenzione della gente dalle più che precarie condizioni in cui versa lo Stato italiano relativamente al proprio debito sovrano.
Se ci avete fatto caso poi il buon ministro Maroni, all'indomani della manifestazione di Roma non ha tardato ad invocare una "Nuova legge Reale" che non servirà altro che a limitare agli italiani il diritto di manifestare e a tappare la bocca a chi non la pensa come il governo.

Spero che queste poche righe servano a far riflettere qualcuno per uscire dallo stato di torpore che da troppo ci attanaglia e spero anche che il prossimo 20 ottobre la manifestazione no TAV, per quanto io rimanga distante dalle posizioni di questo movimento, rimanga una manifestazione no TAV e non si l'ennesima battaglia dei violenti contro la polizia.

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